Incontrarsi e conoscersi di nuovo per salvare questa terra: nasce “Irpinia 7x”

postato in: Press | 0

Usciamo dai campanili, percorriamo le strade che congiungono i nostri borghi, incontriamoci, torniamo a guardare la nostra terra, ricominciamo a guardarci negli occhi, riprendiamo le abitudini del tempo, delle ore scandite dai discorsi e non dagli orologi, dai telefoni o dai social network

C’era una volta – e c’è ancora – Cairano 7x. Un’esperienza che con gli anni ha rinsaldato il rapporto tra le persone e il territorio e che ha creato legami solidi che hanno condotto a nuove importanti riflessioni sul futuro dell’Irpinia.

Il gruppo di lavoro si è ingrandito e arricchito di nuovi soci che hanno voluto dar vita ad un’associazione permanente dal nome “Irpinia 7x – da Cairano al mondo e viceversa”.

Dario Bavaro, presidente dell’associazione, ci ha raccontato il cuore di questa nuova avventura che tra i suoi partecipanti presenta nomi di spicco del mondo dello spettacolo, della cultura e della scienza. Una grande famiglia i cui componenti provengono da luoghi lontanissimi ma tutti accomunati da un grande amore per questo territorio: «Enrico Finzi, sociologo e giornalista professionista, presidente di AstraRicerche, sarà il presidente della comunità scientifica, Massimo Di Silverio, direttore generale dell’Università di Udine, sarà il vice presidente, Franco Dragone, direttore del Napoli Teatro Festival, sarà presidente onorario e direttore della comunità creativa. Poi avremo Generoso Picone del “Mattino”, Angelo Verderosa, Luigi D’Angelis e Mario Marciano, insieme a tanti altri amici che si uniranno a noi in corso d’opera», ci ha raccontato.

Il motore dell’ingranaggio che si sta via via strutturando è quello dell’incontro. Un incontro che deve essere – prima di tutto – tra le genti che abitano questa Irpinia.

Usciamo dai campanili, percorriamo le strade che congiungono i nostri borghi, incontriamoci, torniamo a guardare la nostra terra, ricominciamo a guardarci negli occhi, riprendiamo le abitudini del tempo, delle ore scandite dai discorsi e non dagli orologi, dai telefoni, dai social network: questa potrebbe essere un po’ la filosofia che è alla base del progetto tanto voluto dai suoi partecipanti.

«Solo conoscendoci e ri-conoscendoci riusciremo a raccontarci al mondo – spiega Dario – Solo riproponendo il concetto di “comunità” saremo in grado di far capire cosa sia l’Irpinia. Siamo giunti ad “Irpinia 7x” mossi dalla consapevolezza che questa è una terra di straordinarie potenzialità in una condizione di assoluta fatica. Vogliamo capire lo stato dell’arte oggi e farlo sia con spirito scientifico che con un approccio narrativo. É per questo che abbiamo coinvolto personalità provenienti da ambienti diversi ma accomunate dalla stessa passione per il territorio».

L’approccio dell’associazione è lavorare con condivisione, ovvero superare i campanili, livellare le differenze: «Tra le prime iniziative già programmate c’è quella che chiamiamo “I condivisi” che si terrà il 5 agosto al Goleto: sarà un giorno in cui – nonostante l’accavallamento tra “Cairano 7x” e “Tarantella For Africa” – le comunità interessate dagli eventi abbandoneranno i loro confini per muoversi verso un luogo simbolico e fortemente rappresentativo della nostra identità».

É forse giunto il momento in cui gli irpini hanno capito che il vero successo è il successo di tutti e non quello che si ferma alla festicciola di paese. E invece la bellezza delle nostre tradizioni va condivisa e diffusa.

«Perché questa bellezza non può essere raccontata e messa in scena?», si chiede giustamente Dario. «La risposta a questa domanda deve nascere dalle persone, per questo parliamo di comunità, vogliamo sempre lavorare sulla relazione felice, creare una relazione virtuosa che si autoalimenti in maniera circolare».

L’intero progetto verrà presentato sabato 18 alle 10.30 al circolo della stampa di Avellino: «Sarà l’occasione per presentare un viaggio inteso come andata e ritorno, viaggio di luoghi che continuano ad esistere dentro di noi come dei semi perenni. Noi vogliamo raccogliere questi semi per poter dire che questa terra ce la può fare. Noi ne siamo convinti nonostante le condizioni faticose e difficili».

fonte: http://www.orticalab.it/Incontrarsi-e-conoscersi-di-nuovo

Lascia un commento